Il podologo è un professionista sanitario, laureato in Podologia, che si occupa della valutazione, cura e prevenzione delle patologie del piede. Valuta clinicamente il piede, attraverso l’esame obiettivo del piede e altri esami di tipo strumentali come l’esame al podoscopio e l’esame baropodometrico.
Interviene in numerose patologie e disturbi quali:
- ipercheratosi (callosità)
- onicocriptosi (unghie incarnite)
- unghie distrofiche (ispessite, deformi)
- verruche
Realizza dispositivi per la correzione della forma della lamina ungueale (ortonixia) e ortesi digitali in silicone medicale per migliorare l’allineamento delle dita, proteggere le sporgenze ossee ed alleviare situazioni di dolore, come nei casi di dita a martello e alluce valgo. Inoltre realizza ortesi plantari per alleviare dolori e migliorare la postura e la deambulazione.
Tutto ciò, nel nostro poliambulatorio avviene attraverso un confronto continuo con gli altri professionisti sanitari e medici specialisti soprattutto in quei casi che richiedono un approfondimento diagnostico o un intervento medico.
PIEDE E POSTURA
Il podologo si inserisce anche nel contesto della visita posturale: lo scopo del professionista “posturo-consapevole” è individuare la causa dei compensi che il nostro organismo mette in atto in seguito agli squilibri del Sistema Posturale, che potranno portare a contratture muscolari, mal di schiena, cervicalgie, problemi articolari, ecc.
Il piede è uno dei recettori più importanti che governano la nostra postura: quando è il recettore podalico ad essere la causa della disfunzione posturale, si può intervenire con la soletta propriocettiva. Questa permette, mediante una regolazione della risposta recettoriale, un riequilibrio del sistema di controllo posturale e agisce attraverso una riorganizzazione del processo a livello neurologico e quindi non ricerca solamente una correzione meccanica ma una riprogrammazione attraverso la stimolazione delle catene muscolari.
Quando rivolgersi al podologo?
Dal piede dipendono la deambulazione, la postura, l’equilibrio e il benessere di tutto l’organismo. Il piede è una parte molto importante del nostro corpo e da esso possono originare patologie e disturbi in altre parti del corpo. Il podologo è un professionista sanitario laureato in podologia e le sue competenze vanno da trattamenti più semplici quali l’escissione delle callosità, il trattamento delle verruche plantari e le onicopatie, fino alla prevenzione e cura del piede diabetico o alla valutazione posturale.
Cosa sono e perché si formano le callosità?
L’ipercheratosi (o callosità) è un ispessimento dello strato corneo dell’epidermide. E’ opinione diffusa considerare la callosità una problematica estetica: niente di più errato. Si tratta, infatti, di una risposta fisiologica dell’organismo ad uno stress meccanico. Nel piede, nella maggior parte dei casi, le callosità possono essere causate o dalla costrizione della scarpa o da un ipercarico localizzato sulla pianta del piede, a livello metatarsale. Nel primo caso, la costrizione della scarpa (o della calza) può causare l’insorgenza dell’ipercheratosi sulle dita o nella zona interdigitale. Le callosità a livello metatarsale, invece, si formano il più delle volte per un appoggio plantare scorretto. E’ importante, quindi, distinguere la professione del podologo da altre attività, come quella estetica: per la cura delle patologie del piede bisogna rivolgersi sempre a personale qualificato, il quale sarà in grado di risalire alla causa della problematica e rimuoverla. Bisogna ricordare, infatti, che le ipercheratosi non hanno “radice”: solo individuandone la causa, si può eliminare definitivamente la problematica.
Perché si forma l'unghia incarnita?
Si è in presenza di onicocriptosi (unghia incarnita) nel momento in cui una porzione laterale della lamina ungueale penetra all’interno del derma provocando una lesione cutanea a livello del solco ungueale laterale. La lesione cutanea provoca l’insorgenza di un’infezione e nei casi più gravi, la formazione di un granuloma. Alla base dell’insorgenza dell’onicocriptosi, ci sono dei fattori causali veri e propri (taglio scorretto della lamina o traumatismo diretto sull’unghia o sulla matrice) e dei fattori predisponenti (pliche ungueali ipertrofiche, secondo dito sovraddotto al primo, particolari morfologie ungueali, lamina particolarmente sottile, uso di calzature improprie ecc). Il trattamento podologico è di tipo conservativo e tende a rimuovere solo la porzione di lamina penetrata nel derma, in modo da permettere la guarigione completa della lesione senza alterare troppo la morfologia della lamina.
Cos’è il plantare?
L’ortesi plantare è un dispositivo medico su misura che si inserisce all’interno della calzatura per correggere (dove possibile) o compensare delle anomalie dell’appoggio podalico. Il professionista che realizza l’ortesi plantare deve essere iscritto al Ministero della Salute come fabbricante di dispositivi medici su misura. Esistono diversi tipi di ortesi plantari e moltissimi metodi di presa d’impronta. Al Centro Italiano Postura lavoriamo prevalentemente con un approccio “posturologico”, con l’utilizzo della soletta propriocettiva: questa permette, mediante una regolazione della risposta recettoriale, un riequilibrio del sistema di controllo posturale e agisce attraverso una regolazione del processo a livello neurologico e quindi non ricerca solamente una correzione meccanica ma una riprogrammazione attraverso la stimolazione delle catene muscolari.
Cos’è il plantare?
L’ortesi plantare è un dispositivo medico su misura che si inserisce all’interno della calzatura per correggere (dove possibile) o compensare delle anomalie dell’appoggio podalico. Il professionista che realizza l’ortesi plantare deve essere iscritto al Ministero della Salute come fabbricante di dispositivi medici su misura. Esistono diversi tipi di ortesi plantari e moltissimi metodi di presa d’impronta. Al Centro Italiano Postura lavoriamo prevalentemente con un approccio “posturologico”, con l’utilizzo della soletta propriocettiva: questa permette, mediante una regolazione della risposta recettoriale, un riequilibrio del sistema di controllo posturale e agisce attraverso una regolazione del processo a livello neurologico e quindi non ricerca solamente una correzione meccanica ma una riprogrammazione attraverso la stimolazione delle catene muscolari.
L'alluce valgo va sempre operato?
L’alluce valgo è causato da una deformità a livello dell’articolazione metatarso-falangea del primo dito del piede. Questa deformità provoca la sporgenza della testa del primo metatarso, la quale, a contatto con la calzatura, è spesso fonte di dolore. L’alluce valgo, nella maggior parte dei casi, è associato a valgismo del retropiede che, negli stadi avanzati, causa deformità all’intera struttura dell’avampiede. Il trattamento podologico ha l’obiettivo rimuovere la sintomatologia dolorosa; per fare ciò, è necessario, dove possibile, riposizionare il retropiede nella giusta fisiologia con un’ortesi plantare adeguata e scaricare le zone di ipercarico a livello metatarsale. In seguito, con un’ortesi in silicone, si potrà proteggere l’esostosi costretta allo sfregamento della calzatura. L’intervento chirurgico deve essere visto come ultima spiaggia, nei casi in cui l’approccio conservativo non sia risolutivo.
Perché dovrei fare una valutazione posturale?
I recettori principali che governano il sistema tonico posturale sono: piede, occhio, apparato vestibolare, apparato stomatognatico e pelle. Durante la valutazione posturale, l’operatore interroga questi recettori, attraverso una batteria di test, per individuare quale di essi è in disfunzione. Il professionista posturo-consapevole avrà poi il compito di trattare il recettore in disfunzione se rientra tra le sue competenze, altrimenti di indirizzare a chi di competenza. La valutazione posturale è fondamentale quindi per arrivare alla fonte del problema che il paziente riferisce, non fermandosi solo a curarne la sintomatologia.