L’ambulatorio di Osteopatia del Centro Italiano Postura si occupa delle patologie e problematiche muscolo-scheletriche attraverso tecniche osteopatiche non invasive e manipolazioni dolci di neonati, bambini, adulti e donne in gravidanza.
Osteopatia e trattamenti osteopatici
L’osteopata, basandosi sulla conoscenza approfondita dell’anatomia e della fisiopatolologia e considerando la persona nella sua globalità, attraverso manipolazioni e manovre specifiche e non invasive delle diverse strutture del corpo (articolari, muscolari, fasciali, viscerali, nervose) interviene per ripristinare la naturale fisiologia del corpo e stimolare il principio di autoguarigione e autoregolazione dell’organismo.
Inoltre rispetto alla medicina allopatica, l’osteopatia non si limita alla eliminazione del sintomo ma mira alla ricerca e al trattamento della causa del sintomo stesso.
E’ utile rivolgersi all’osteopata in seguito a:
- dolori muscolari e articolari
- diminuzione o perdita della mobilità articolare
- problemi funzionali a livello viscerale
- lombalgie, dorsalgie, cervicalgie
- dolore all’articolazione temporo-mandibolare
- reflusso gastro-esofageo
- disturbi del sonno
- traumi da incidente
- cefalee muscolo tensive
I trattamenti osteopatici possono aiutare l’organismo durante tutte le fasi della vita, agendo fin dall’utero materno: non solo come terapia, quindi, ma anche a livello di prevenzione.
Il trattamento osteopatico è doloroso?
Trattandosi di manipolazioni dolci e non invasive, anche se alcune tecniche possono provocare un leggero fastidio temporaneo, il trattamento osteopatico non è doloroso.
E' necessario spogliarsi durante il trattamento osteopatico?
Durante il trattamento sarà necessario scoprire le zone che dovranno essere trattate.
Quanto dura una visita osteopatica?
La visita dura circa 45 minuti.
Quali sono le differenze tra l'osteopatia e la fisioterapia?
In fisioterapia si tende a concentrarsi sull’area dove si sono localizzati i sintomi, mentre gli osteopati cercano in tutto il corpo la causa di quei sintomi per risolvere il problema alla radice.
Ci sono controindicazioni al trattamento osteopatico?
Trattandosi di manipolazioni dolci e non invasive non esistono controindicazioni al trattamento ma eventualmente solo a tecniche specifiche. Tuttavia si possono manifestare effetti secondari temporanei nelle 24/48 ore successive.
Cosa devo portare alla prima visita con l'osteopata?
Per consentire al terapista/osteopata di conoscere la storia clinica, sia dal punto di vista delle malattie pregresse che del “vissuto” fisiologico, è utile portare la propria documentazione clinica (esami del sangue, radiografie, ecografie ecc.)
Buongiorno, sono una donna di 41 anni, ho un'ernia al disco a livello lombare e una scoliosi abbastanza pronunciata. Volevo sapere se i vostri trattamenti possono risolvere il problema dell'ernia e se l'osteopatia può aiutarmi a migliorare o almeno non peggiorare la mia scoliosi. Grazie
L’ernia discale può essere considerata coma un’espressione di un disequilibrio posturale e biomeccanico. Osteopaticamente si può migliorare la meccanica vertebrale, ridurre le contratture muscolari, rilasciare le tensioni miofasciali dovute alla scoliosi vertebrale. A seconda dei casi clinici, per le ernie discali si può associare la terapia osteopatica con altre terapie quali l’ossigeno-ozono terapia, l’agopuntura e il metodo Mézières.
Cosa devo portare per l'esame posturale?
Per garantire la massima accuratezza dell’esame posturale è importante portare, se utilizzati, occhiali da vista e lenti a contatto, bite notturno, solette propriocettive e plantari.
Sono un neurologo in pensione. Soffro di una neuropatia esclusivamente sensitiva idiopatica. Pertanto ho disturbi della propriocettività che si traducono in una deambulazione atassica, oltre agli altri disturbi sensitivi. Desidererei se posso rivolgermi a voi per un trattamento.
Buongiorno, sono una collega, medico e osteopata, attualmente Direttore Sanitario del Centro Italiano Postura. Le rispondo personalmente per chiarire come, sebbene esistano tecniche specifiche osteopatiche per la manipolazione dei nervi periferici, non posso assicurarLe dei risultati nel Suo caso, dove immagino, trattandosi del Suo campo di specializzazione e avendo definito la Sua patologia idiopatica, siano già state escluse cause metaboliche o vascolari. In queste situazioni l’osteopatia non si rivolge quindi unicamente al problema specifico -per cui non è detto abbia efficacia-, ma alla totalità dell’individuo, cercando di ripristinare un’armonia strutturale e funzionale che riattivi le capacità di guarigione del corpo, auspicando così un miglioramento della sintomatologia. Le propongo di fare un mini-ciclo di 2 trattamenti per verificare se questa strada può darle qualche giovamento.
Vi scrivo per avere informazioni sulla valutazione baropodometrica che viene effettuata nei vostri ambulatori. Sono portatrice di mezzi di osteosintesi per frattura bimalleolare caviglia dx operata a marzo 2014. E siccome nonostante la fisioterapia e le visite non cammino come prima mi chiedevo se fosse il caso di fare una visita più approfondita presso il vostro centro ora, oppure dopo la rimozione dei mezzi di sintesi (Filo di fischer con chiodo malleolo interno, e placca con 7 chiodi malleolo esterno). Mi potete dare un consiglio?
L’esame posturale che comprende la rilevazione baropodometrica è molto sensibile e se è prevista un’evoluzione della situazione, come prevedibile dopo la rimozione dei mezzi di sintesi, conviene posticiparlo a dopo questo secondo intervento. Inoltre, parallelamente alla riabilitazione fisioterapica o alla sua conclusione, è possibile associare dei trattamenti osteopatici volti a migliorare sia lo stato dei tessuti traumatizzati che la biomeccanica di tutto l’apparato muscoloscheletrico, spesso oggetto di compensi anche a distanza. Se non si è ancora rivolta ad un osteopata, ritengo che questa sia la figura che più può esserle d’aiuto nel ristabilire una corretta fisiologia del passo: presso il nostro Centro collaborano osteopati che sono anche fisioterapisti e quindi racchiudono la professionalità di entrambe le figure professionali.
In che cosa consiste la valutazione dell'instabilità posturale e da quale figura professionale è operata?
Nella valutazione dell’instabilità posturale si verifica mediante pedana baropodostabilometrica il comportamento del centro di pressione corporeo in diverse condizioni: occhi aperti, occhi chiusi e con estensione del rachide cervicale. Lo scopo è diagnosticare una situazione di instabilità secondo parametri definiti (indice di Romberg, indice di interferenza cervicale). Spesso richiesto a scopo assicurativo/infortunistico. Nel nostro centro l’esame è eseguito da un medico.
Buon giorno, vorrei sapere se con le vostre tecniche manipolative osteopatiche è possibile ottenere una riduzione del dislivello del bacino. Grazie.
Le confermo che normalizzando le disfunzioni strutturali eventualmente presenti a carico di colonna vertebra e bacino è possibile ottenere una riduzione del dislivello del bacino.
Buongiorno, i vostri osteopati sono iscritti al registro degli Osteopati?
Certamente, tutti i nostri osteopati sono iscritti al R.O.I. – Registro degli Osteopati d’Italia. Inoltre se lo desidera può consultare il loro cv cliccando sulle foto riportate sul lato destro della pagina Osteopatia e postura.
Sono in gravidanza a 33 settimane e la mia bambina è in posizione podalica. Esistono trattamenti osteopatici per favorire la rotazione del bambino in utero?
Si può favorire la rotazione in utero attraverso trattamenti dolci, non pericolosi per il bambino, in grado di ridurre le tensioni muscolari del pavimento pelvico, del diaframma toracico ed eliminare possibili vincoli meccanici a carico del bacino.