Come si cura la fascite plantare?
Come si cura la fascite plantare? La cura della fascite plantare avviene per step successivi, per prima cosa occorre ridurre la sintomatologia dolorosa e per poi eliminare il problema con l’obiettivo di evitare recidive.
La fascite plantare è una patologia che si evidenzia con dolore alla pianta del piede ed è caratterizzata da infiammazione e dolore acuto al legamento arcuato, un legamento che attraversa la parte inferiore del piede e collega il tallone con la base delle dita dei piedi.
La fascite plantare è molto frequente fra gli sportivi, in particolare fra quelli che praticano la corsa, il basket, il calcio, la pallavolo e il tennis proprio perchè viene sollecitato ripetutamente il legamento arcuato del piede. Tuttavia può insorgere anche in caso di sovrappeso o obesità, in gravidanza o semplicemente per l’utilizzo di calzature non adeguate che sottopongono a tensioni eccessive il tallone e il legamento arcuato del piede. Una tensione eccessiva può portare ad una lacerazione ed infiammazione del legamento dando luogo appunto alla fascite plantare.
Nella fase iniziale della patologia è raccomandato il riposo, evitando di camminare o rimanere troppo tempo in piedi, l’utilizzo di calzature adeguate e la crioterapia locale, particolarmente indicata per ridurre l’infiammazione ed il dolore acuto. Un’alternativa molto valida alla crioterapia da adottare a livello domestico è quella di far rotolare una bottiglietta di acqua congelata per circa 10/15 minuti sotto la pianta del piede ripetendo l’esercizio per 3 o 4 volte, così facendo si riduce l’infiammazione e si massaggia il piede.
Poichè la fascite plantare è collegata ad una forte retrazione e rigidità dei tessuti molli del piede anche lo stretching risulta fondamentale per recuperare l’elasticità e distendere i tessuti che circondano il calcagno.
Se l’infiammazione persiste si può seguire, su indicazione del fisiatra o dell’ortopedico, un approccio farmacologico basato su anti-infiammatori e non steroidei e corticosteroidi e soprattutto ci si può rivolgere ad un fisioterapista esperto per sottoporsi a cicli di terapie con onde d’urto particolarmente efficaci per la cura della fascite plantare in quanto favoriscono il processo di riparazione spontanea del tessuto legamentoso come dimostrato da numerosi studi pubblicati su PubMed.
Durante il periodo riabilitativo un valido aiuto può arrivare dall’utilizzo di plantari personalizzati per mettere in scarico le zone del piede maggiormente sottoposte a pressione e tensioni.
Per prevenire le recidive della fascite plantare è consigliabile cercare di mantenere un peso corporeo nella norma, utilizzare scarpe adatte allo sport praticato e fare periodicamente un “tagliando” dall’osteopata per riequilibrare la postura e controllare l’appoggio plantare.
Una fascite plantare se non curata, oltre diventare cronica, modificherà l’assetto posturale causando possibili complicazioni anche a livello delle ginocchia, del bacino e della schiena.