In caso di diagnosi della sindrome del tunnel carpale l’osteopatia può essere di grande aiuto per la sua cura. Avverti spesso un formicolio alle prime dita della mano soprattutto durante la notte? Potrebbero essere i primi sintomi della sindrome del tunnel carpale. La sindrome del tunnel carpale si manifesta con intorpidimento e formicolio del prime quattro dita della mano e nei casi più severi con debolezza della mano sino ad un vero e proprio deficit motorio. La causa è da ricercarsi nell’aumento di pressione sul nervo mediano o il suo schiacciamento all’interno del canale del polso in cui passano sia il nervo mediano che i nove tendini flessori delle dita, dovuto all’infiammazione della guaina che riveste i tendini flessori. Alcuni traumi come una frattura del polso o alcune condizioni patologiche patologie, come diabete, artrite reumatoide, gotta, obesità, ritenzione idrica cronica, insufficienza renale e ipotiroidismo e persino alcune attività lavorative manuali ripetitive potrebbero favorire la comparsa della sindrome del tunnel carpale. Per formulare una diagnosi corretta di sindrome del tunnel carpale il medico deve eseguire innanzitutto un accurato esame obiettivo, eseguire dei test ed eventualmente prescrivere una elettromiografia ENG/EMG, esame fondamentale per verificare la velocità di trasmissione dei segnali nervosi (elettroneurografia) ed escludere eventuali danni muscolari (elettromiografia). Una volta ottenuta la diagnosi la terapia convenzionale precede solitamente con l’utilizzo di un tutore e il riposo e solo nei casi più gravi prevede il ricorso ad un intervento chirurgico. Nel caso di disturbi sopportabili e soprattutto non invalidanti e che quindi non richiedono un intervento chirurgico urgente si può ricorrere all’osteopatia. Un bravo osteopata indaga sulla causa primaria, che può trovarsi anche lontano dal polso, ed esegue un trattamento osteopatico mirato per ripristinare la corretta biomeccanica di polso, avambraccio e zona cervicodorsale. L’osteopata lavora su articolazioni e tessuti molli per migliorare la circolazione e lo spazio nel canale del polso per ridurre la compressione sul nervo mediano. Solitamente l’osteopata oltre al trattamento osteopatico consiglierà degli esercizi molto semplici da svolgere a casa per mantenere la mobilità muscolare e rinforzare i muscoli. Al trattamento osteopatico possono essere affiancati anche trattamenti come la crioterapia locale per combattere l’infiammazione muscolare e ridurre la pressione a carico del canale del polso. Anche in caso di intervento chirurgico il trattamento osteopatico può essere utile a ripristinare l’elasticità nella zona cicatriziale e consentire un più rapido recupero della mobilità del polso. Questi trattamenti, tuttavia, non sono da intendersi come sostitutivi della terapia medica convenzionale ma piuttosto come coadiuvanti ed utili a prevenire il rischio di recidiva.
Sin dai tempi antichi, ci si curava con quello che la natura era in grado di offrire, spesso in abbondanza e senza alcun costo, e lo sapevano bene i nostri nonni. Infatti quando si parla di rimedi naturali viene spontaneo pensare subito ai rimedi di una volta, al “latte caldo e miele” che la nostra nonna da piccoli ci proponeva prima di andare a letto per sconfiggere la tosse.
La Natura è in grado di offrirci senza alcun dubbio una soluzione pratica, economica ed efficace per i principali disturbi, sia per i malanni di stagione come raffreddore, mal di gola, tosse, catarro, influenza, sia per fastidi più comuni quali cattiva digestione, crampi, mal di testa, dolori reumatici, mal di denti, scottature e punture di insetti, fino ad arrivare alle cosiddette patologie ‘psicosomatiche’ – stitichezza e insonnia, – spesso legate allo stress e ai frenetici stili di vita.
Tutto ciò però non vuol dire sposare la filosofia del “fai da te”, è sempre comunque preferibile rivolgersi al proprio medico sia per una corretta diagnosi sia per evitare di sottovalutare sintomi che alcune volte rappresentano il campanello d’allarme di patologie più importanti.